Dalle Mani Delle Donne

DALLE MANI DELLE DONNE 

” La mostra dedicata alle Donne e alla loro capacità di riscrivere il futuro con le Mani”

DALLE MANI DELLE DONNE 

 “Dalle Mani delle Donne” è un progetto fotografico che avevo nel cassetto da anni. Le mani delle donne che lavorano mi hanno sempre affascinato e ritengo che ora sia giunto il momento di dare loro una forma visiva tangibile attraverso i miei scatti. Nel periodo storico che stiamo affrontando (segnato dalla pandemia).  L’idea ha preso forma in un mattino di gennaio 2020, durante il lockdown. Mentre il mondo si fermava, riflettevo su quanto la pandemia stesse colpendo le donne, in particolare sul piano lavorativo. Secondo i dati ISTAT, oltre 450mila donne in Italia hanno perso il lavoro a causa del Covid-19. È stato in quel momento che ho sentito l’urgenza di trasformare il mio progetto in una testimonianza concreta: un racconto visivo che dimostrasse che le mani delle donne non servono solo per difendersi, ma per creare, per lavorare, per affermarsi. Credo inoltre che questa crisi possa trasformarsi in una spinta per molte donne a ripensare il proprio ruolo nel mondo del lavoro, gettando le basi per un nuovo rinascimento femminile che parte proprio da noi, dalle nostre mani.

Oggi, l’esposizione si compone di 33 pannelli autoportanti e ha viaggiato attraverso diverse città, portando con sé un messaggio di forza e consapevolezza.

Le tappe del percorso

Novembre 2021 – Bologna

La mostra viene inaugurata presso la Sala Museale del Baraccano con il patrocinio del Quartiere Santo Stefano del Comune di Bologna, in concomitanza con la Giornata Mondiale contro la violenza sulle Donne (25 novembre).

Marzo 2022 – Bologna, Centro Lame

Grazie al supporto di Coop Alleanza 3.0, main sponsor del progetto, la mostra si sposta in spazi non convenzionali per raggiungere un pubblico più ampio. La prima tappa si tiene presso la galleria commerciale dell’Ipercoop Centro Lame, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti della Donna (8 marzo).

Aprile – Maggio 2022 – Villanova di Castenaso, Centro Nova

Dal 29 aprile al 15 maggio, l’esposizione viene ospitata presso il Centro Commerciale Centro Nova. Questa volta la scelta della data non è casuale: la mostra si svolge in concomitanza con il Primo Maggio, per sottolineare l’importanza dei diritti delle lavoratrici. Il 3 maggio si tiene un evento di presentazione dedicato al tema del diritto al lavoro delle donne.

Villa Achillini – Sasso Marconi

La mostra approda poi presso la storica Villa Achillini, con il patrocinio del Comune di Sasso Marconi, della Proloco e del FAI Delegazione di Bologna – Gruppo Appennino Bolognese.

Ottobre 2023 – Bologna, Teatro Galliera

“Dalle Mani delle Donne” fa da scenografia alla pièce teatrale “Voglio Esserci”, organizzata dalla CISL Fnp presso il Cinema Teatro Galliera.

Novembre – Dicembre 2023 – Ferrara, Castello Estense

Dal 15 novembre al 12 dicembre, la mostra viene esposta nello spazio “Via Coperta”, all’interno dello storico Castello Estense di Ferrara, con il patrocinio della Provincia di Ferrara, Consigliera di Parità, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il tema del lavoro femminile è ancora centrale: “È il lavoro che rende le donne autonome e le toglie dal porto franco della casa”. La mostra diventa così un messaggio di speranza e consapevolezza, contrastando lo stereotipo dell’“angelo del focolare” sempre disposto a subire.

Il messaggio della mostra

Le mani, protagoniste indiscusse di questa esposizione, sono un simbolo di identità e orgoglio, capaci di esprimere emozioni profonde e complesse.

Le immagini esposte, fotografie in bianco e nero di grande formato, sviluppate in sequenze verticali di tre scatti, raccontano le mani delle donne al lavoro. Mani che creano, che si muovono con energia, che custodiscono storie e segreti. In ogni scatto si colgono la fatica, la meraviglia, la forza di chi, con le proprie mani, costruisce il proprio futuro. Le mani sono un diario di racconti di viaggio, una carta geografica dell’esistenza femminile, tra passato e presente, tra lotte e conquiste. Attraverso questa esposizione, voglio dare voce a tutte le donne affinché possano riscoprire la propria forza e riscrivere il proprio destino.

Ogni scatto diventa un atto di narrazione, raccontando non solo una storia di fatica e impegno, ma anche di speranza e rinnovamento.

La decisione di mettere in risalto i gesti delle donne, catturati in un flusso di azioni, suggerisce un legame intimo tra il soggetto e il suo ambito di lavoro, sottolineando l’importanza dei gesti quotidiani come espressione di emancipazione e creatività. La mostra non si limita a raccontare delle donne che hanno affrontato la crisi, ma amplifica il loro messaggio e la loro determinazione, rendendo visibile una narrazione collettiva che abbraccia culture e storie diverse. Attraverso questo percorso artistico, il pubblico è invitato a esplorare le proprie percezioni sul lavoro e sull’emancipazione, partecipando così a un dialogo inclusivo e necessario. “Dalle Mani delle donne” è un viaggio visivo e emotivo che invita a guardare oltre le semplici immagini, per ascoltare le storie e i desideri di chi, con coraggio e passione, continua a costruire il proprio posto nel mondo.

Tiziana ANAIZIT Photo Marongiu

 

 

 

 

 

L

Se paragoniamo le mani di un uomo a quelle di una donna riconosciamo infinite differenze. L’uomo nasce cacciatore, guerriero: mani maschili la cui stretta è doppia rispetto a quelle femminili. Per contro la mano femminile è flessibile e precisa. Le dita sono più fragili ma anche più adatte a piegarsi, i legamenti sono più snodati. Flessibilità e precisione, che la rende uno strumento capace di compiti molto particolari come ricamare o modellare. Per millenni, le donne erano le artiste per eccellenza. In tutte le culture, era lasciata a loro l'arte del decorare, infilare collane, lavorare sui dettagli nelle pitture, sculture, in particolare la ceramica. Nelle immagini dell'artista questa forza delicata, permettetemi l'ossimoro, rappresenta un punto importante dell'intero lavoro e sintetizza i suoi temi principali portandoli in una dimensione atemporale: la rappresentazione di antichi e moderni mestieri da cui l'artista ci invita a guardare il nostro presente nella proiezione di un futuro necessariamente possibile. Dita che si muovono verso l'infinito, mani che si aprono e chiudono, che si espandono e ogni volta sembra leggervi una presenza, un segreto. Ne vediamo la fatica, la meraviglia, l'energia di colei che è abituata a dare la vita. La scelta dell'artista è la sequenza del gesto in tre scatti dello stesso soggetto, proprio per sottolineare, il calore di quelle mani nello svolgersi di un preciso gesto tecnico. La sensazione è che più che guardarle, le mani ci troviamo ad ascoltarle. Le mani di Anaizit, sono un diario di racconti di viaggio, un simbolo della ricerca di "una zona franca" che non è certo se mai troveranno. In questo viaggio immaginario le mani costituiscono la carta geografica che fa da sfondo a una narrazione tanto locale quanto universale, tanto intima, quanto collettiva. In queste mani c' è dentro il mondo. Carte geografiche che vanno tradotte. La mano della pastaia, per esempio, che ci fa tornare bambini quando la nonna tirava la sfoglia. Ricordi antichi e gesti attuali. Nella mano, in cucina, nei gesti precisi di quei piccolissimi tortellini, si ritrova tutta l’azione che richiede la forza, perizia e delicatezza del gesto minuto. Sbucciare, mescolare, spezzare, dosare, impastare premere, lavare sono solo alcuni dei gesti, che nella nostra carta geografica troviamo ancor prima della perfezione del gesto finale, immortalato dallo scatto. Anaizit è così: mentre guardiamo veniamo rimandati ad un altrove, che non si vede eppure puoi immaginarlo, assaporarlo. Non sono mai immagini "cercate", ma di grande spontaneità. Un pregio. Dà il benvenuto ad ogni mattino con fresca spontanea esaltazione, brillando di entusiasmo e vitalità. Chi guarda non può non esserne contagiato. Raramente una fotografia di Anaizit presenta caratteristiche diverse dall'essenzialità, dall' eleganza, dalla chiarezza e comprensibilità. Il raffinato intimismo della contemplazione nella tatuatrice, la soavità della parrucchiera in scatti così lievi che sembrano quasi sospesi... Anaizit è autodidatta come tanti immensi artisti. Scoprì l'espressione artistica da adulta come forma di sollievo alle proprie sofferenze di vita. Per la legge del contrappasso, apre l'anima, a noi lettori, e i suoi scatti ci deliziano. Francesca Mezzadri
Francesca Mezzadri
Curatrice

La mostra fotografica “Dalle Mani Delle Donne” è un potente tributo all’affermazione e alla resilienza femminile, che evidenzia il ruolo fondamentale delle mani come simbolo di lavoro, creatività e capacità di trasformazione. Attraverso una serie di scatti in bianco e nero, l’artista riesce a catturare l’essenza della forza e della delicatezza che si intrecciano nelle esperienze quotidiane delle donne. Le immagini, presentate in formato verticale e disposte in sequenza, offrono una visione dinamica delle mani che lavorano, creando un racconto visivo che celebra la diversità dei mestieri e delle professioni. Ogni scatto diventa un atto di narrazione, raccontando non solo una storia di fatica e impegno, ma anche di speranza e rinnovamento.

Le mani, protagoniste indiscusse di questa esposizione, sono un simbolo di identità e orgoglio, capaci di esprimere emozioni profonde e complesse.

La decisione di mettere in risalto i gesti delle donne, catturati in un flusso di azioni, suggerisce un legame intimo tra il soggetto e il suo ambito di lavoro, sottolineando l’importanza dei gesti quotidiani come espressione di emancipazione e creatività.

In un contesto in cui le statistiche sul lavoro femminile sono preoccupanti – il progetto è nato e si è concretizzato nel 2021 periodo della pandemia, poiché sviluppa il tema della perdita del lavoro delle donne: secondo i dati riportati dall’Istat (dato 2021) più di 450mila donne in Italia hanno perso il lavoro a causa del Covid-19 – quest’opera assume un significato ancora più

rilevante: è un invito a riflettere e a riconoscere il valore del contributo femminile in tutti gli ambiti. È il racconto di una lotta che continua, di donne che, attraverso le loro mani, cercano di riscrivere il proprio futuro, richiedendo spazi di autonomia e competenza.

La mostra non si limita a raccontare delle donne che hanno affrontato la crisi, ma amplifica il loro messaggio e la loro determinazione, rendendo visibile una narrazione collettiva che abbraccia culture e storie diverse. Attraverso questo percorso artistico, il pubblico è invitato a esplorare le proprie percezioni sul lavoro e sull’emancipazione, partecipando così a un dialogo inclusivo e necessario.

“Dalle Mani delle donne” è un viaggio visivo e emotivo che invita a guardare oltre le semplici immagini, per ascoltare le storie e i desideri di chi, con coraggio e passione, continua a costruire il proprio posto nel mondo.